Tribunale di Roma, Sez. XIII Civ., sent. del 11.12.2023, n. 18155
Pubblichiamo la sentenza del Tribunale di Roma, Sez. XIII, n. 18155 del 11.12.2023, GI Presidente Dr. Alberto Cisterna, nella vertenza n. 62199/2017 RG, nella quale il presente Studio ha patrocinato l’AOU Policlinico Umberto I di Roma, convenuto dai quattordici congiunti della vittima primaria, donna di anni 48, ivi deceduta nel 2012 per un presunto caso di infezione nosocomiale da Klebsiella Pneumonie, in seguito ad un ricovero per intervento di asportazione di un “neurinoma dell’acustico associato a meningioma dell’angolo ponto – cerebellare”. Il valore complessivo dei danni richiesti iure hereditatis e iure proprio era pari a circa Euro 6.000.000,00. Dopo due complesse istruttorie medico legali, le quali, seppure con approcci differenti e fortemente criticati, avevano riconosciuto l’origine nosocomiale dell’infezione e il nesso di causa con il decesso, il Presidente, sulla scorta dei dicta della recente sentenza della Cassazione n. 6386 del 03.03.2023, ha ritenuto sussistere la colpa della struttura sanitaria convenuta. Tuttavia, in sede di liquidazione del danno, è stato riconosciuto il solo danno iure hereditatis (biologico terminale e morale terminale) limitandolo ai soli quattro eredi della vittima (ossia il marito e i tre figli), per una somma complessiva pari ad Euro 162.391,58, calcolata sulla base delle tabelle romane in uso, oltre interessi dalla pronuncia al saldo. Per converso, sono state integralmente rigettate il danno iure proprio da perdita del rapporto parentale domandato dai quattordici congiunti istanti giacché, soggiacendo quest’ultimo al regime della responsabilità extracontrattuale ex art. 2043 c.c., tale ultimo avrebbe dovuto essere specificatamente provato con onere esclusivo a carico di parte richiedente. La sentenza in oggetto risulta un vero e proprio manifesto nell’ambito delle controversie concernenti le infezioni nosocomiali/correlate all’assistenza, giacché, in un caso emblematico come quello affrontato, il Presidente dr. Alberto Cisterna, ha confermato l’orientamento che da qualche tempo si andava consolidando nella XIII Sezione del Tribunale di Roma la quale, proprio in relazione alle domande iure proprio formulate dai congiunti delle vittime decedute per presunta infezione contratta in ambiente ospedaliero, si è dimostrata rigorosa in relazione all’onere della prova gravante interamente sulle dette parti, ai sensi dell’art. 2043 c.c., sul presupposto che i danni c.d. riflessi delle vittime secondarie soggiacciono al regime probatorio della responsabilità extracontrattuale
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